Riaperture delle malghe…

Come ogni anno il mese di giugno dà il via all’apertura delle malghe in alta montagna.

Quest’anno il Caseificio, oltre a quelle tradizionali come Malga Bocche, Malga Gardonè e Malga San Pellegrino, sfrutterà anche Malga Sarcine.

Tale azione strategica contribuirà ad aumentare la produzione dei prodotti lattiero caseari

di alta montagna in maniera importante, così da poter offrire una quantità maggiore di formaggi d’alpeggio, particolarmente graditi dai nostri clienti.

I formaggi definiti “d’alpeggio” o di “malga” sono prodotti creati con il latte delle “vache” allevate nelle malghe di montagna.

Da giugno a settembre, infatti, gli allevatori portano i bovini in quota, appunto nelle malghe, dove gli animali pascolano liberamente, si nutrono di una varietà di fiori eccezionale, di erba fresca, beneficiano della presenza del sole e di aria pura e bevono l’acqua dei limpidi ruscelli alpini.

 

Dal benessere di cui godono gli animali nasce un ottimo latte, con cui si producono pregiati formaggi. 

I prodotti derivanti da questa tipica e tradizionale usanza rurale-agricola-montana sono caratterizzati, rispetto ai tradizionali, da una maggiore presenza di proteine di qualità, di minerali, soprattutto il calcio.

Tra questi formaggi spiccano il Puzzone di Moena di malga ed il Trentingrana di malga per la ricchezza nutrizionale e il sapore inconfondibile che li distinguono.

Il Puzzone di Moena di malga è una vera specialità dei pascoli delle Dolomiti.

È prodotto con latte intero di due mungiture ed è caratterizzato da un profumo intenso, una fragranza di note di pascolo, di erba alpina e di frutta matura con un finale di nocciola tostata. Da gustare in ogni forma e consigliato sui crostini per un antipasto appetitoso.

Il Trentingrana di malga invece è un formaggio davvero apprezzato da tutti sia per la sua fragranza e dolcezza inconfondibile, sia per il valore nutrizionale che lo distingue.

E’ un formaggio certificato dal marchio DOP, prodotto solo con latte di malga, quindi solo in estate, si può definirlo “di nicchia”, tutelato dal presidio Slow Food.

Da gustare solo o da abbinare con composte che ne esaltano il gusto.