Puzzone di Moena… senza rivali
L’estate 2024 si appresta ad andare in archivio portando con sé, ancora una volta, una certezza:
il formaggio Puzzone di Moena, insieme al Trentingrana, è stato il più gettonato dall’utenza turistica che ha fatto meta presso i dipendenti punti vendita del Caseificio Sociale di Predazzo e Moena.
Tra gli aspetti che lo rendono continua preda degli intenditori e non, il principale è da ricercare sicuramente nel fatto che deriva dalla trasformazione di latte crudo che, non subendo riscaldamenti a temperature superiori a 40°C, né trattamenti equivalenti, presenta un gusto più intenso ed una consistenza più corposa, in quanto i suoi componenti e le sostanze nutrienti risultano intatte e non alterate.
Tale tecnica produttiva, tuttavia, presenta alcune controindicazioni e per tale circostanza il suo consumo è sconsigliato alle persone fragili, donne in gravidanza e adolescenti al di sotto di anni 5, come da raccomandazioni perfezionate dal servizio veterinario provinciale.